Basta un attimo. Un soffio di vento più strambo del solito, una barchetta, un po’ di onde. Ed ecco che lei arriva, dirompente come acqua che sgorga, sogna e sorride.
Lei, l’Ispirazione.

vertic-dentroOrta S.Giulio

Isola
affascinante di maestria
nella penombra svetti sovrana.
All’altro capo una statua
ti ritrae
rendendoti immortale
insieme a lei che invecchia
e si logora nel tempo.
Poi la pioggia la bagna
facendo crescere
i tuoi pini
e levigando le sue forme.
La tavolozza si sporca
di vita
e da quel cavalletto vuoto
si scorge l’esistenza.

Passeggiando per Orta, ieri pomeriggio, sono ritornata nel luogo che mi parla più di tutti gli altri: un piccolo giardino che si affaccia su una terrazza a picco sul lago. Là, nell’angolo, c’è un signore di metallo, un pittore che, guardando l’Isola di San Giulio dinanzi a sé, si accinge a riprodurla su un cavalletto vuoto. In grembo, una tavolozza.

C’è chi cerca spasmodicamente il mistero.
Io lo trovo in questi dettagli.

Creare una statua così particolare e degna di nota, infatti, non ti lascia indifferente.
Pensa che, se giungi in questo giardino delimitato da due cancelli di ferro, noterai un via vai continuo di persone che appartengono al mondo: italiani, francesi, americani, russi. E tutti si accorgono di questa scultura, le si avvicinano, si fanno fotografare dietro o dentro il suo cavalletto.
Ecco perché in questo leggo il mistero.
Percepisco la sorpresa che cattura la mente e l’anima di chi sa ancora sognare ma anche dei più freddi razionalisti, che non possono esimersi dal restare meravigliati dinanzi ad un uomo intramontabile che non ha ancora deciso come comporrà il suo quadro, come dipingerà la sua isola.

orta-orizzL’ispirazione non ha tempi, non aspetta. Il suo ritmo incalzante mi chiama e frettolosamente tiro fuori il cellulare, per scrivere una poesia. Mi sento poco Hemingway, così tecnologica, ma questa nostra generazione spesso assurda raramente mi fa ricordare di tenere un quadernetto colorato in borsa, con una penna al fianco. Dovrò provvedere in qualche modo la prossima volta, la prossima gita.

Scrivo dedicando i miei versi all’artista che ha composto questa statua. Scrivo pensando a questo lago che affascina e turba allo stesso tempo. Scrivo dedicando a te, persona che calpesti il mondo come me, i miei pensieri.
Tu che ti affacci come tanti altri dentro il quadro della vita, tu che desideri essere ricordato, tu che sei un importante uomo d’affari o un semplice lavoratore.

Nascono versi capaci di stupirmi e di farmi pensare a nuove avventure.
Un lago, una storia, una vita passata e futura. Orme di miliardi di uomini e donne, bambini, cani, gatti, anatre. Due cigni immergono il loro lunghissimo collo nelle profondità delle acque. I bambini li chiamano, ammirati.

L’isola di San Giulio osserva tutto e tutti, prima che il calare del sole la renda misteriosa ed inquietante. Non per noi, che siamo i suoi abitanti più nascosti. Non per le suore che vi pregano incessantemente all’interno di un monastero d’eccezionale bellezza e storia. Non per gli abitanti acquatici del lago che, con le loro vite che si aprono e si chiudono, rappresentano una catena alimentare che supporta la crescita dell’uomo.

isola-vertTutto esplode di vivacità prima del volgersi del giorno.
Poi, la sera ed il tramonto portano quiete e saggezza.
Il velo di stupore che avvolge il freddo lago
nasconde l’isola dietro al primo buio.
Dopo, ci penserà la notte a capovolgere sogni e realtà.

Orta.
Una poesia.

Noi uomini.
Esseri che calpestano orme di storia
ed imprimono le proprie azioni nei secoli.

Io, scrittrice.
Semplice persona che non può fare
a meno di rendere sillabe
ciò che canta e grida
un tale incanto.

Partecipa alla discussione 2 Commenti

  • Barbara scrive:

    Brava Paola. Arrivi sempre dritto al cuore delle persone! Ogni volta che scrivi mi emozioni! Sei unica. Ciao

    • Paola Alciati Paola Alciati scrive:

      Grazie infinite! Dopo i miei bambini, scrivere è la mia vita, la mia essenza, il mio tutto. E, finché le persone si emozioneranno, saprò che le mie parole continuano ad essere un faro di speranza e di gioia! Un abbraccio a te, che sei altrettanto unica e preziosa!

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